Renato Fancellu
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Renato Fancellu

Biografia

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Renato Fancellu nasce a Sassari nel 1953.
La sua prima mostra personale viene allestita a Sassari nel 1973, presso la Galleria Sironi, presentato dall'artista Liliana Cano. Nel 1975 espone a Milano alla Galleria Presenze, dove incontra Treccani, Brindisi, Schifano e Sassu, con i quali l'anno successivo prende parte ad una mostra collettiva a cura della Rizzoli Finarte a Porto Cervo.
Nel 1976 tiene quattro personali ad Alghero, Stintino, Cagliari e alla Maison de la Culture a Parigi.
Nei vent'anni successivi si svolgono una trentina di mostre in Sardegna, in varie località in Italia, da Madonna di Campiglio a Pistoia, Volterra, Courmayeur, Ferrara, Firenze e a Berlino e Parigi.
Renato Fancellu è un artista che pensa al suo lavoro come comunicazione diretta con il pubblico e impegno nel sociale. Tra gli interventi nella sua città si ricordano "L'Albero delle parole", installazione in Viale Italia a Sassari e la mostra "Notturni Sassaresi" in Vicolo Luzzatti, con lavori dedicati alla storia della città.
Le sue opere, caratterizzate da un'estrema coerenza di linguaggio,tra pittura e ricerca grafica, si distinguono per una tecnica di raffinata eleganza, elaborata in modo assolutamente personale.
Nel 1997 realizza, sempre nella sua città, al Palazzo Ducale, il progetto "Stanze d'arte quotidiana": espone alcune opere dedicate a Sarajevo, simbolo di tutte le tragedie delle guerre, e ricrea il suo ambiente di lavoro quotidiano, dove anche gli oggetti più semplici diventano in qualche modo il suo nutrimento artistico. Oltre 700 visitatori in pochi giorni, hanno premiato il suo lavoro e manifestato grande interesse.
Nello stesso anno partecipa, in rappresentanza dell'Italia, alla Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea a Firenze, riscuotendo gli apprezzamenti della critica per l'originalità e l'eleganza dei suoi paesaggi medievali, che rimandano alle narrazioni di Italo Calvino.

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Nel 1998 a Sassari, presso il centro culturale Link, espone "Storie di pecore e altri animali", confermando la vena narrativa della sua pittura. I quadri, che hanno per protagonisti pecore e lupi, mucche e balene, propongono alla riflessione del pubblico il suo punto di vista nel concepire il rapporto tra l'uomo e gli altri ospiti del nostro pianeta. Lo spunto viene dalle clonazioni, la pecora Dolly, e riscuote un grande successo di critica e pubblico.
In sintonia con i lavori sui lupi, realizza su invito del Comune di Usini per un progetto pubblico contro la pedofilia, alcuni quadri che dona alla Scuola Elementare del paese, dove sono in mostra permanente.
Organizza in seguito la mostra "Morti Bianche", sempre presso il Link, con la quale intende sensibilizzare i visitatori sul dramma degli incidenti sul lavoro, esponendo installazioni molto coinvolgenti e opere che rappresentano il paesaggio sardo violentato dall'industria chimica.
Nel 2000 espone a Parigi nel Château de Bagatelle, nell'ambito di una manifestazione artistica promossa dall'Associazione Pènèlope, dove viene apprezzato ancora per l'originalità e lo spirito zen che la sua pittura emana.
Tornerà a Parigi nel 2003, su invito di Andrèe Macè, in Faubourg Saint Honorè, per un'esposizione dedicata alle "Passions d'Hiver".
Nello stesso anno con la mostra personale "Fronte d'Attacco" alla Galleria d'Arte Contemporanea di Sassari, festeggia il trentesimo anniversario della sua prima esposizione, e partecipa alla collettiva allestita presso la Galleria Comunale della città di Nuoro, in omaggio e riconoscimento dell'Associazione Emergency di Gino Strada.
Nel luglio 2003 partecipa a Padru, in Sardegna, al Premio "Isole", che vede l'incontro di artisti sardi e irlandesi. Seguirà una mostra presso la "Oisin Gallery" di Dublino nel novembre del 2004. Nel 2006 nella stessa galleria partecipa al Summer Event Exhibition.

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Nel 2007 torna in Francia con una mostra presso la galleria-libreria "Perle & Compagnies" a Senlis.
Il suo nome viene inserito nella Grande Enciclopedia della Sardegna; illustra l'opera "Cartoline dagli antipodi", raccolta di poesie di Eugenia Da Bove.
Nel 2009 presenta le sue "Nuvole" presso la Galleria "Il Portico" di Nuoro.
Nel 2011 espone la scultura "Black board robot" al Museu Brasileiro de Escultura (MuBe) di San Paolo del Brasile.
Nello stesso anno presenta la personale "Ripasso" presso il Palazzo Ducale di Sassari.
Partecipa alla manifestazione di arte in strada "Intra Intro" promossa da Francesco Zolo per valorizzare il centro storico di Sassari.
Nel 2012 espone i suoi Pulcini alla Galeria d'Art I Disseny Patricia Munoz, a Barcellona.
Nel 2013 è presente alla biennale di Arti Visive "In su Tzentru" presso il Museo del Carmelo a Sassari.
Nel 2014, sempre a Sassari, presenta l'opera "Eros e Thanatos" al Museo G.A. Sanna.
Nel 2015 espone a Parigi all'Art Factory Gallery. Partecipa al progetto artistico "Comenius" della Scuola Primaria di Sorso, in Sardegna, e di Neuburg an der Donau, in Germania.
Nel 2016 presso Il Portico di Nuoro si tiene la personale "Sciamatura".
Nel 2017 ad Alghero, in occasione de Lo Quarter de libre, presenta "Because the Light", e-book multimediale di Eugenia Da Bove con le sue illustrazioni, per la AM&D Edizioni.
Nel 2018 a Cagliari presenta in anteprima le sue "Ziqqurat", ospite dell'Associazione culturale STOA.
Nello stesso anno è a Sassari alla "Domo de Arte" di Francesco Zolo, con la mostra "Frammenti", dove espone alcune opere dedicate alle "Città invisibili" di Italo Calvino.

Nel 2021 presenta al Museo della Tonnara di Stintino la personale "il mare di sotto".
Nel 2022 in occasione della 5°Giornata Nazionale dei Piccoli Musei sempre al MuT, propone la mostra "Le Città Invisibili" ispirata all'opera di Italo Calvino, presentata dal reading letterario di Alberto Gazale e Siria Colella.
Tra dicembre 2022 e aprile 2023 partecipa alle mostre collettive della Galleria "Il Cancello" di Sassari, curate da Silvia De Franceschi.
Nel luglio 2023 prende parte alla Rassegna d'Arte Moderna e Contemporanea "Fallo tu", organizzata dalla Galleria Il Cancello con l'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari.
Nel novembre dello stesso anno espone con la personale "Percorsi" alla Galleria Il Portico di Nuoro, curata da Lina e Stefania Sini